#3 - I libri
Titolo: L'illusione
Autore: Federico De Roberto
Anno di pubblicazione: 1891
TRAMA
Matilde è la moglie del Conte Raimondo Uzeda di Francalanza, un rampollo dell'antico casato che, conducendo una vita sregolata, trascura le figlie e la tradisce. Per tale ragione lei e le bimbe vengono portate a Milazzo dal nonno, il barone Giuseppe Palmi, patriota del Risorgimento italiano e senatore del regno. Mentre le ragazzine si inseriscono nella vita di società milazzese, costellata di recite, passeggiate e ricevimenti, Matilde è psicologicamente tormentata dal fallimento del proprio matrimonio, e muore poco dopo seguita dalla figlia Laura, la quale gode di salute cagionevole. L'unica rimasta è Teresa, la quale, una volta introdotta in società a Palermo, ha una serie di storie con diversi uomini durante la propria giovinezza. Torna a Milazzo per la morte del nonno dove rimane, consapevole della propria giovinezza ormai sfiorita: durante una fredda notte di tempesta, affacciandosi da una finestra di fronte al mare, si rende conto di aver sempre inseguito solo un'illusione d'amore e di essere stata amata in maniera reale e disinteressata solo dalla governante che l'ha cresciuta.
Non si tratta per certo del libro più celebre di De Roberto, il quale è autore del famosissimo romanzo "I Viceré": tuttavia "L'illusione" trova ambientazione a nella piccola e sconosciuta Milazzo, oggetto della nostra analisi.
I pensieri di Teresa hanno suscitato durante la mia lettura delle emozioni contrastanti: una risata indulgente, in prima battuta, seguita da una sconcertante presa di coscienza. Ho letto avidamente tra quelle righe, infatti, l'attualità delle considerazioni che mi hanno spinta, e spingono ogni anno i giovani Milazzesi, a sfuggire da questo luogo così tranquillo, ma così privo di opportunità nella speranza magari, un giorno, di poter tornare a goderne le bellezze.
Non si tratta per certo del libro più celebre di De Roberto, il quale è autore del famosissimo romanzo "I Viceré": tuttavia "L'illusione" trova ambientazione a nella piccola e sconosciuta Milazzo, oggetto della nostra analisi.
I pensieri di Teresa hanno suscitato durante la mia lettura delle emozioni contrastanti: una risata indulgente, in prima battuta, seguita da una sconcertante presa di coscienza. Ho letto avidamente tra quelle righe, infatti, l'attualità delle considerazioni che mi hanno spinta, e spingono ogni anno i giovani Milazzesi, a sfuggire da questo luogo così tranquillo, ma così privo di opportunità nella speranza magari, un giorno, di poter tornare a goderne le bellezze.
Commenti
Posta un commento