#2 - Le cose

Analizziamo una serie di oggetti e simboli che, appartenenti alla tradizione o alla modernità, contano un attaccamento rimarchevole con Milazzo, la scenografia del nostro percorso. 

Lo scarabeo
Vista laterale dello scarabeo
Lo scarabeo o, come le leggende tramandano, "Los ojos de Melazo", è diventato negli anni recenti l'emblema della città di Milazzo. Questo simbolo è inciso su uno sperone delle mura medievali del Castello ed è direzionato verso l'oriente solstiziale (punto astronomico dal quale sorge il sole il 21 giugno). 
Intorno al simbolo misterioso sono sorte, nel corso dei secoli, innumerevoli leggende: per esempio, si racconta che il diavolo stesso lo abbia scolpito in una notte di tempesta e che fosse segno di sventura. Per altri invece rappresenta gli occhi del dio egiziano Horus, in correlazione dunque all'inespugnabilità del castello fortificato. Il fitto alone di mistero che lo riguarda, tuttavia, hanno reso il simbolo una delle attrazioni più suggestive della città. 





La brioche

Brioche con il tuppo
La brioche siciliana, "a Brioscia cu tuppu" in dialetto, è un tipico dolce al forno inventato a Santa Teresa Riva (ME) e si ispira nella forma al seno di una donna. Accompagnata dal gelato o dalla granita siciliana, essa è l'emblema colazione estiva (ma non solo) dei milazzesi.







Il gelsomino
Gelsomini
Le "Gelsominaie Milazzesi" sono orgogliosamente ricordate in quanto condussero una protesta contro le gravissime condizioni di sfruttamento alle quali erano soggette che ebbe eco in tutta la Sicilia e varcò i confini regionali. Il gelsomino diventa dunque il fiore simbolo di Milazzo non solo grazie alle ampie coltivazioni che vi erano presenti, scomparse al giorno d'oggi a causa della produzione industriale della profumazione da esso ricavata,  ma dell'inestinguibile  e perpetuo ardimento delle donne che, lottando per i propri diritti, diventarono testimoni indelebili delle prime lotte intraprese in favore dei loro diritti di genere.



Il marranzano

Marranzano 
Lo scacciapensieri detto anche marranzano (marranzanu in siciliano) è uno strumento musicale idiofono costruito da una struttura di metallo ripiegata su sé stessa a forma di ferro di cavallo in modo da creare uno spazio libero in mezzo al quale si trova una sottile lamella di metallo che da un lato è fissata alla struttura dello strumento e dall'altro lato è libera. Lo strumento si suona ponendo l'estremità con l'ancia libera poggiata sui denti (senza stringere troppo) e pizzicando la lamella con un dito mentre si cambia la dimensione della cavità orale per regolare l'altezza dei suoni che può avvenire anche per mezzo di diversi posizionamenti della lingua. 

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